Comunicare fa male - estate 2001



"La poesia e la politica sono troppo per un solo uomo..."
Glauber Rocha

l'iniziativa è dedicata a
Giovanni Falcone e Paolo Borsellino


C O M U N I C A R E

F A

M A L E


(sesta edizione)



Manifestazione culturale

FIVIZZANO (Massa Carrara)
31 luglio - 5 agosto

EQUI TERME (Massa Carrara)
8 e 11 agosto 2001


[Progetto Porto Franco. Toscana. Terra dei popoli e delle culture]


Un progetto ideato e organizzato da:

Gruppo Eliogabalo


con il sostegno di:



Regione Toscana

Comune di Fivizzano

Fondazione CaRiSpe

e


Comunità Montana della Lunigiana


G.A.T.T. S.p.A.


con il patrocinio di :


Provincia di Massa Carrara


con la collaborazione di:
FESTIVAL CONFUSION& - Appennino Reggiano
ASSOCIAZIONE PRO LOCO - Fivizzano
IL PORROVIO - Empoli
MUSEO DELLA RESISTENZA
delle Province di Massa-Carrara e La Spezia

nel contesto di:
"Resistenza della memoria" - Cantiere aperto di Porto Franco

Porto Franco




FIVIZZANO

martedì 31 luglio
ore 18.30 Spettacolo di danza e canti di THE MIGHTY ZULU NATION
Evento proposto e organizzato da GIOVANNI LINDO FERRETTI
ore 22.00 Lezione molto dotta e poco convenzionale sulla storia del popolo e della cultura Zulu
Conferenza-performance di PITIKA NTULI Docente di Cultura Africana - Università di Durban (Sud Africa)
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mercoledì 1 agosto
ore 21.45 NEL GRANDE INCENDIO
spettacolo della materia caotica - concerto della parola precisa realizzato dal gruppo eliogabalo
scarica il testo: formato rtf (62 kb) oppure formato pdf (249 kb)
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giovedì 2 agosto
ore 11.00 CINEMA
p - Il teorema del delirio di Darren Aronovski
ore 15.30 SEMINARIO GILLES DELEUZE
X, Y comme inconnues - da "Abécedaire" di Gilles Deleuze, intervista filmata, con Claire Parnet
a seguire Astronomia è la parola che ingoia tutte le parole - incontro con il gruppo eliogabalo
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venerdì 3 agosto
ore 9.00 CINEMA
Strade violente di Michael Mann
ore 11.00 SEMINARIO GILLES DELEUZE
F comme Fidelité - da "Abécedaire" di Gilles Deleuze, intervista filmata, con Claire Parnet
a seguire Lo splendore del vero: il cinema di Michael Mann di ALESSANDRO BORRI
ore 16.00 La vita estrema (frammenti di guerra partigiana) e Parola resistenza
video realizzati dal gruppo eliogabalo nel contesto del laboratorio didattico con le Scuole Medie di Fivizzano e con il Comune di Viareggio in collaborazione con il Museo della Resistenza delle Province di Massa Carrara e La Spezia
ore 17.30 Le donne nella lotta partigiana
Incontro con ONORINA MAROPATI, PAOLINO RANIERI, LAURA SEGHETTINI
Coordinato da PINA SARDELLA
ore 22.00 CONCERTO: STORMY SIX
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sabato 4 agosto
ore 10.30 SEMINARIO GILLES DELEUZE
S comme Style - da "Abécedaire" di Gilles Deleuze, intervista filmata, con Claire Parnet
a seguire Il paese della merda e del galateo con ANTONIO MORESCO
Presentazione del libro di Antonio Moresco "Canti del caos" - Feltrinelli
ore 15.00 CINEMA
Placido Rizzotto di Pasquale Scimeca
ore 17.00 Dalla mafia delle stragi alla mafia invisibile - strategia della tensione e strategia dell'oblio
Incontro con ALFREDO GALASSO
ore 21.30 Da Falcone ad Andreotti - Sette anni a Palermo
Incontro con GIAN CARLO CASELLI
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domenica 5 agosto
ore 11.00 CINEMA
Un eroe borghese di Michele Placido
ore 15.30 DOCUMENTARIO
Repubblica Nostra di Daniele Incalcaterra
ore 17.00 SEMINARIO GILLES DELEUZE
G comme Gauche - da "Abécedaire" di Gilles Deleuze, intervista filmata, con Claire Parnet
a seguire Vergogna e memoria (non bastano)
incontro con il gruppo eliogabalo
ore 21.30 Il sistema della corruzione e della violenza - Economia-politica e ingiustizia
incontro con il GHERARDO COLOMBO
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EQUI TERME

mercoledì 8 agosto
ore 22.00 CINEMA
Garage Olimpo di Marco Bechis
a seguire incontro con MARCO BECHIS
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sabato 11 agosto
ore 22.00 CINEMA
Il partigiano Johnny di Guido Chiesa
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PRESENTAZIONE


COMUNICARE FA MALE
Cinema Filosofia Teatro Musica Danza Video Letteratura Diritto Politica



Comunicare fa male, non: è male. Si annida sicuramente un pregiudizio nella formula "comunicare fa male", ma di natura empirica rispetto all'innegabilità del panorama avvilente e doloroso della storia ‘umana', della psicologia ‘umana'. E tale pregiudizio è, al tempo stesso, un umile gesto di richiamo pragmatico e politico di fronte all'ideologia dominante, diffusa e pacificata (leggi: rassegnata e/o rapace), che trova i suoi riscontri e strumenti nella melassa strategica (gli intelligenti direbbero: complessa) dell'eccesso informativo e della saturazione tecnologica, magari spacciata come nuovo orizzonte liberatorio e democratico, come nuova e addomesticata comunità virtuale, passiva. Si svende un'idea di comunicazione diabolicamente identificata con la trasmissione unilaterale e deresponsabilizzante di norme, decisioni, provvedimenti e "consigli per gli acquisiti": produci consuma crepa, insomma... Si proclama, più o meno candidamente - e spesso allibiti, indignati, al nostro titolo - che comunicare, al contrario, fa bene. Che le magnifiche sorti progressive della tecnologia lo stanno a dimostrare. Quasi bastasse nominare il "bene" e la "normalità" per esorcizzare il negativo, la menzogna, l'ingiustizia sociale, la corrosiva lotta senza classe, la compiacenza vigliacca, l'attrito dei corpi, il debordare dei desideri indotti, il traboccare dei bisogni calpestati.
Non ci manca certo la comunicazione, anzi ne abbiamo troppa; ci manca la creazione. Ci manca la resistenza al presente, Gilles Deleuze e Félix Guattari.

Questa resistenza al presente si configura come rifiuto della vaghezza conformista di un concetto e di una prassi individuale e sociale che potremmo indicare col termine generico e inflazionato di "comunicazione", intesa esclusivamente come marketing mediatico o come innocua demenza del delirio autoreferenziale - poco importa se privato o collettivo, urlato o soffocato. Di fronte a questa meccanica compulsione a ripetere - slogan di vendita o slogan di emarginazione compiaciuta - occorre ricordare che oggi il vero delirio, la vera lingua pensante e insubordinata, capace di uscire dai solchi delle ideologie residue e ancora prepotenti, è la parola precisa, la potenza liberatoria, cruda e faticosa, di una logica appassionata. Contro la "ratio" calcolante dei piani aziendali, contro l'indistinto di una protesta che si vota alla critica passiva, rancorosa.
Ma comunicare fa male anche quando inteso e praticato come esigenza autentica di ascolto e capacità di accogliere l'altro da sé, lo stupore, la differenza che recide le sicurezze acquisite e gli orientamenti preordinati. Fa male quando si traduce in portale di scoperta della fallibilità di ogni discorso e della finitezza della vita. Il "male", in questo caso, indica una mirabile rottura - per sfilacciamento progressivo o trauma improvviso - delle rigide identità soggettive e culturali, delle abitudini e opinioni preconcette, degli schemi percettivi e reattivi generati e ossidati nel corso del tempo e nell'ambito dello spazio pubblico e privato, familiare, scolastico, lavorativo e ricreativo. Il male, il dolore, in questo caso, possono rappresentare, paradossalmente, un'occasione per prendere le distanze dalla macchina che ci domina, dentro e fuori, e recuperare scampoli del principio vitale che costituisce la fase più avventurosa e rimossa nella formazione del soggetto: la curiosità avida e il piacere sovversivo caratteristici del bambino nei processi conoscitivi, affettivi e relazionali.
Il programma di quest'anno sarà caratterizzato da una serie di variazioni - dai laboratori produttivi ai seminari aperti - sulla memoria.
La memoria, filo che unisce passato, presente e futuro, ha seguito in questo paese le sorti di un vizio più che quelle di un valore rispettato e custodito come chiave di interpretazione fondamentale delle vicende umane e alla fin fine di se stessi, scrive Gherardo Colombo.

Comunicare fa male si apre con uno spettacolo di The Mighty Zulu Nation, guerrieri, uomini e donne, della nazione Zulu. Seguirà una conferenza-performance su storia rituali e miti del popolo Zulu, del Prof. Pitika Ntuli, legata al doppio passo di "memoria e perdono", che caratterizza la realtà del Sud Africa post-apartheid. L'evento è stato proposto e sarà organizzato da Giovanni Lindo Ferretti.
Seguono: la nuova produzione teatrale del gruppo eliogabalo, NEL GRANDE INCENDIO, a partire da testi di Georg Büchner; il Seminario Deleuze, con interventi del gruppo eliogabalo, una conferenza di Alessandro Borri su Michael Mann e la presentazione dell'ultimo capolavoro di Antonio Moresco, Canti del caos. Inoltre, un incontro sulla lotta partigiana, con Onorina Maropati, Paolino Ranieri e Laura Seghettini, coordinato da Pina Sardella. E un concerto degli Stormy Six.
Le ultime due giornate saranno dedicate ai temi di mafia, corruzione e oblio, con interventi di Alfredo Galasso, Gian Carlo Caselli, Gherardo Colombo.
Proiezioni all'aperto dei film Manhunter - Frammenti di un omicidio di Michael Mann, Il partigiano Johnny di Guido Chiesa e Garage Olimpo di Marco Bechis (con intervento dell'autore).Videoproiezioni: opere del gruppo eliogabalo; un documentario di Daniele Incalcaterra; film di Darren Aronovski, Pasquale Scimeca, Michele Placido, Guido Chiesa e un omaggio a Michael Mann.



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